Sarebbe quasi un sacrilegio non chiudere questa rassegna sulle profezie intorno al maggio 2011 senza citare una di quelle più suggestive: quella di Nibiru.
Il pianeta X, nella sua lunga circumnavigazione (3600 anni circa) trasversale al piano orbitale del sistema solare, si troverebbe ora quasi a nostro ridosso.
Secondo i calcoli fatti, se così fosse, a giorni (più precisamente il 15 di questo mese) questo pianeta anomalo potrebbe cominciare a far interagire il suo campo elettromagnetico con quello del Sole, scatenando furiose tempeste elettriche di cui vedremmo i segnali nel cielo sotto forma di una specie di aurore boreali, anche se molto più intense.
Il sistema satellitare entrerebbe in panne (anche se potrebbe essere facilmente rimpiazzato da un altro) e nuovi, intensi sommovimenti planetari ritornerebbero a farci compagnia.
In quel giorno la distanza di Nibiru dal Sole sarà di 6.4 AU ( AU è l’unità base della distanza della Terra dal Sole, ossia 150 milioni di chilometri).
Peggio ci andrà il 21/12/2012, quando sarà a soli 3.0 AU, e il culmine (il perielio, la minor distanza tra l’astro in questione e il Sole) lo raggiungeremo il 14/02/2013, quando Nibiru sarà a 2.85 AU dalla nostra stella.
Solo nel 2014 il pianeta X ritornerà sotto il piano orbitale del sistema solare, cominciando ad attenuare i suoi nefasti effetti, e uscirà definitivamente dalla nostra sfera d’influenza nel 2016.
Nel frattempo, a partire dal 15/5/2011, l’intensità della tormenta elettrica diventerà crescente, e così le turbolenze terrestri, dai venti, ai mari e alla crosta planetaria. Furiosi e prolungati black-out nei sistemi comunicativi e informatici manderanno in tilt mezzo mondo (se non tutto), la base economica crollerà, la terra tremerà, insomma, un bel quadro!
Per curiosità sono andato a spulciare fra i video della Nasa (fonte you tube) e ne ho trovati un paio che mostrano le registrazioni video del 2011, fatte in tempo reale, delle attività solari – in una vasta panoramica dello spazio attorno alla nostra stella – saltando però inspiegabilmente tre giorni, il 13, il 14 e il 15 febbraio di quest’anno. Chissà perché? Cosa si vedeva sul monitor?
Ah, quasi dimenticavo, il Sole.
Esiste un ciclo nell’attività solare. Dura 11 anni, fra il suo picco di “minima” e quello di “massima”. Gli scienziati che monitorano questa attività hanno reiteratamente dichiarato che alla fine del 2012, quando il Sole dovrebbe raggiungere il suo picco di massima in questo attuale ciclo, l’intensità dei venti solari generati dalle esplosioni nucleari che avvengono all’interno del nostro maggior astro, sarà così violenta che potrebbe modificare o addirittura annullare il campo magnetico terrestre. Potrebbe generare così un’inversione polare, visto che le cariche elettriche provenienti dal Sole, non più bloccate dal nostro campo magnetico, agirebbero direttamente sul nucleo metallico della Terra cambiandone la polarità.
Non voglio, con tutte queste informazioni che ultimamente ho veicolato, impaurire o intimidire chicchessia. Io stesso non mi sento assolutamente impaurito, anche perché le comunicazioni medianiche ricevute in tutti questi anni mai hanno avallato queste visioni catastrofiche… ben per il contrario. Certo è che, invece, non posso fare a meno di considerare come sia assolutamente inusitata la convergenza di tante fonti diverse su un unico, breve e determinato periodo, maggio, appunto.
Vediamo:
- il giorno 11 Roma crolla sotto un terremoto (fonte Bendandi)
- il giorno 15 Nibiru entra nel campo magnetico denso del Sole (fonti… varie)
- il giorno 21 i 144.000 “fedeli” verranno prelevati dalla Terra e portati in cielo, prima della distruzione planetaria (fonti chiese evangeliche)
- un qualsiasi giorno di maggio Los Angeles sprofonderà sommersa da uno tsunami, poco dopo il “big one”, il grande terremoto atteso da decenni (fonte comunicazioni medianiche mariane)
Confesso che in cuor mio sto attendendo con trepidazione il momento “fatale” di cui da anni scrivo, quello della reintegrazione cosmica del pianeta Terra, ed ho sempre saputo che un certo grado di perturbazioni personali, collettive, planetarie, ci avrebbero comunque colti. Quindi sono “preparato” ad accettare ciò che verrà.
Non mi aspetto però un quadro certamente così terrificante, anche perché se così fosse, questa entrata nell’era dell’Acquario non sarebbe poi un grande affare, per noi che siamo attualmente “vivi”, e per ciò che reputo sapere non è questo quello che ci aspetta, né che ci tocca.Credo però che riflettere sul fatto che stiamo entrando – siamo già entrati – in un mondo nuovo, anche se ancora non riconoscibile, ci potrà solamente facilitare il compito, quando verrà il momento di ricominciare, di reimpostare i percorsi individuali e collettivi delle nostre esistenze.
Impariamo quindi a cercare i segnali, ad interpretarli, a seguirne il flusso, anche se non saranno quelli che avremmo voluto, che ci aspettavamo. Cominciamo, sin d’ora, a “reinventarci”.
E poi… che Dio ce la mandi buona!