«Come disse Gesù “nella casa del Padre mio vi sono molti posti”. Lui stesso si presenta come uno straniero in questo mondo: “Voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo”. Ecco perché ho detto eventualmente, perché il nostro spirito è anch’esso straniero in questo mondo. Al momento siamo qua, ma la nostra vera casa è l’Universo».
(immagine tratta da qui) |
«Neanche io ci credo» rispose sorridendo «So solo che esistono. Ma siccome non mi interessa convincerti di niente, neanche del fatto che l’ideale comunista che tu e tanti altri abbracciate con tanto ardore, nella forma in cui lo intendete praticare, poco ha a che vedere con i principi e i postulati di Karl Marx, lascio al tuo buon senso e alle opportunità che la vita ti presenterà per accedere alle informazioni che ti permetteranno di capire qualcosa in più su questo argomento».
«Ehi, aspetta, cosa centra ora Marx? Stiamo parlando di spiritualità »… stavo cominciando a irritarmi.
«C’entra, eccome se c’entra! Esistono piani di ben altro livello che quelli tracciati da noi uomini. Quello della Spiritualità, in specifico l’equipe celeste di assessori del Maestro, era questo: in un’Europa unificata dal talento diplomatico di Napoleone Bonaparte, i lavoratori dell’Alto avrebbero fecondato questa grande confederazione con nuovi postulati nel campo della scienza, della filosofia, della religione, della pedagogia educativa e della politica, affinché le idee lì impiantate si potessero poi diffondere e distribuire per il resto dell’umanità, favorendo le condizioni per la creazione di un’effettiva unione globale di tutte le individualità sparse per il pianeta.
Così, gente come Charles Darwin, Allan Kardec, Giovanni Pestalozzi, e Karl Marx, nelle aree prima citate, avrebbero fecondato questo mondo con i semi del loro contributo».
Lo guardavo un po’ stralunato, ma di che stava parlando?
Lui notò il mio sguardo interrogativo, ma non se ne preoccupò granché e continuò: «L’intenzione del manifesto comunista di Marx ed Engels, per esempio, aveva come fine rendere degna la vita per il proletariato sottomesso, e come mezzo usava la strategia di una lotta di classe politicamente matura, svincolata da aberrazioni e violenze non necessarie, cosa che mai fu completamente compresa dalle menti umane che tentarono applicarla: sto parlando dei comunisti che agirono in
Russia prima, e in Cina e altri Paesi poi. Nello stesso modo in cui il cristianesimo praticato durante i secoli non ha quasi niente a che vedere con i postulati di Gesù, il comunismo oggi praticato nel mondo niente ha a che vedere con la nobile intenzione di Marx. Ma, giacché me lo avevi chiesto, senza avere alcuna pretesa di convincerti, ti sto rispondendo».
«Sì, però, chi sono ‘sti Pestalozzi e Allan Kardec, e perché li stai associando a Darwin e Marx?» dissi interrompendo il monologo.
«Sono tutti lavoratori di una stessa equipe spirituale che avevano la pretesa di dare un impulso alla vita umana nei loro rispettivi campi specifici di attuazione. Pestalozzi, per esempio, rivoluzionò, attraverso la pedagogia, la forma in cui i bambini europei erano educati, costretti dagli usi di quel tempo (il secolo XVIII) a seguire le direttive segnate dai dogmi cattolici o protestanti, entrambi retti dalla credenza fanatica e da un timore quasi fisico di Dio. Pestalozzi introdusse così la disciplina,
la ragione e la tenerezza come punti fermi per un nuovo metodo pedagogico. Chissà, caro amico» proseguì «se uno degli idoli del tuo movimento, Che Guevara, non utilizzò magari alcuni di questi metodi introdotti dalle pratiche di Gesù, o da quelle di Pestalozzi, nel suo tentativo di disciplinare “con ternura”, con tenerezza, l’essere umano affinché questi apprendesse a valorizzare la vita comunitaria, e non i beni di produzione e il capitale che schiavizzano l’uomo e lo trasformano nel suo più profondo intimo».
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