Visto che ormai vanno di moda, e li fanno quasi tutti, vorrei anch’io fare il mio… elenco.
L’elenco delle cose che non troveremo quando i nostri corpi moriranno.
Settantasette vergini vogliose che ti aspettano, se siamo candidati a “martiri” dell’Islam.
Angioletti alati che ci svolazzano intorno.
L’inferno.
Il paradiso.
San Pietro che ci attende.
Un buon caffè espresso.
Un letto fra le nuvole.
La pace eterna.
Dio seduto in un trono.
L’inesistenza.
La dimenticanza di ciò che abbiamo fatto durate la nostra esperienza di vita.
Il perdono per i “peccati” commessi.
La pace dei sensi.
Il conto in banca che abbiamo lasciato aperto.
Il vestito bello, quello delle grandi occasioni, che abbiamo tenuto in naftalina per anni nell’armadio.
I gioielli e gli orologi che ci hanno regalato quando “vivi”.
Il sorriso dei nostri padri, consorti, figli, amici.
Le fusa del nostro gatto peloso che accarezziamo tutte le sere.
Lo scodinzolio felice del nostro cagnolino.
Il rumore del traffico.
Le sirene assordanti dei vigili del fuoco.
Berlusconi a capo del governo celeste.
La bolletta della luce.
L’amante.
Il nulla.
Le vaste praterie dei Sioux.
Il Walhalla.
Caronte e il suo piccolo traghetto.
Satana con un forcone in mano.
Le fiamme del fuoco eterno.
L’aria condizionata.
Hamburger e patatine fritte.
Coca cola.
I numeri vincenti della prossima lotteria.
Le rate del mutuo da pagare.
Il Milan.
L’Inter.
Google.
L’invisibilità.
La saggezza.
La santità.
L’incomprensione dei motivi per cui siamo “morti”.
L’incomprensione dei motivi per cui ci sentiamo ancora “vivi”.
La noia.
L’elenco delle cose che troveremo, invece, lo lascio per una prossima volta.
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