Sole.
Questo sole che mi sta beando con il suo calore e i suoi raggi che si riflettono calmi sul lago, è lo stesso sole che brucia i visi di fanatici assassini sventolanti bandiere, che penetra nei corpi dei cadaveri delle fosse comuni in Siria, in Ucraina, in Iraq.
Questo sole che mi sta beando con il suo calore e i suoi raggi che si riflettono calmi sul lago, è lo stesso sole che brucia i visi di fanatici assassini sventolanti bandiere, che penetra nei corpi dei cadaveri delle fosse comuni in Siria, in Ucraina, in Iraq.
E’ lo stesso sole che senza pietà asseta i bambini africani così come scalda tenuamente coloro che vivono nei meandri sotterranei, per sfuggire all’orrore che li sta rincorrendo.
E’ un sole che osserva, nella sua essenziale manifestazione, e dà energia vitale, potente e generosa, comunque amica. Se solo riuscissimo ad usarla per diventare più generosi e più amici…
E’ l’Essere più prossimo alla divinità, al fianco del Padre emana la sua energia creatrice.
Sta a noi coglierla. E tornare al Padre, sempre.
Quel sole che abbronza i corpi dei fortunati nel mondo, è lo stesso che arde i corpi di chi meno fortunato soccombe alla violenza - anche se tutto è relativo e fa parte di un disegno complesso, ma con un ordine misterioso, nel quale credo.
Chiudo gli occhi, assaporo il suo calore, mi ascolto dentro espandendomi altrove, e mi sento essere parte di un eterno gioco cosmico, che sto vivendo sperimentandolo da una prospettiva sempre più ampia.
E quelle intuizioni, quelle percezioni inspiegabili che mi accompagnano da sempre, piano piano sembrano assumere una forma, calmando un po’ la mia inquietudine: attimi.
Il sole mi ha dato la sua energia, lo ringrazio sorridendo.
E chiedo ad ogni cellula, ad ogni atomo del sole così come del cosmo di irradiare con questo intento risanatore tutta l’umanità, tutti i fratelli dell’universo.
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