- Può l’uomo conoscere il principio delle cose?
- No. Dio non permette che tutto sia rivelato all’uomo, qui sulla Terra.
- L’uomo penetrerà un giorno i misteri delle cose che gli sono occulte?
- Il velo si alza nella misura in cui questi si depura. Ma, per la comprensione di certe cose, ha bisogno di facoltà che ancora non possiede.
- L’uomo non potrà, attraverso le indagini scientifiche, penetrare in alcuni dei segreti della natura?
- La scienza gli è stata data per il suo avanzamento in tutti i sensi, ma non può oltrepassare i limiti fissati da Dio.
- Può l’uomo ricevere, al di là delle indagini scientifiche, comunicazioni di un ordine più elevato su ciò che fugge alla percezione dei sensi?
- Sì, se Dio lo giudica utile, può rivelargli ciò che la scienza non riesce ad imparare.
- La materia esiste sin dall’eternità, come Dio, o è stata creata da Lui in un qualche momento?
- Solo Dio lo sa. C’è, però, una cosa che la vostra ragione vi deve indicare: è che Dio, modello d’amore e carità, non è mai stato inattivo. Qualunque sia la distanza che possiate immaginare in relazione all’inizio della Sua azione, potreste immaginarvelo anche un solo secondo nell’inattività?
- Definiamo la materia come ciò che ha estensione, può stimolare i sensi ed è impenetrabile. E’ questa una definizione esatta?
- Dal vostro punto di vista, sì, perché potete parlare solo di ciò che conoscete. Ma la materia esiste in stati che non percepite. Può essere, per esempio, così eterea e sottile da non produrre alcun stimolo ai vostri sensi; però sarà sempre materia, anche se non per voi.
- Che definizione ci puoi dare della materia?
- La materia è lo strumento con cui si schiavizza lo spirito.
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