Confuso, cerco una risposta nel mondo della coscienza, ma non arriva mai... provo allora a riconoscermi nel mio essere più profondo, quello spirituale, ma è peggio che andar di notte.
Sconsolato, parlo con il Padre, l'unico che veramente mi ascolta, senza giudicarmi: mi hai donato l'assenza di paura, e l'immagine della mia appartenenza a Te, ma a cosa mi serve, Padre mio, se non riesco neanche a capire se sono tra quei volti, quelle mani, quelle voci?
Meglio sarebbe tornare nella dolce culla dell'ignoranza, e tornare a sognare...e mi ributto nella realtà.
...
Ha un qualche senso parlare a un bimbo in prima elementare di funzioni trigonometriche, sperando che le capisca, e le sappia applicare?
Perché allora noi, esseri evolutivi alle elementari nella scuola dell'esistenza, pretendiamo di conoscere, o di insegnare, cos'è l'Amore?
Meglio faremmo a dedicarci a un apprendistato graduale, imparando prima ad esercitare tolleranza e solidarietà, e poi a riconoscere, in noi e negli altri, la dignità dell'essere umano.
Solo dopo potremo pretendere di cominciare a comprendere l'essenza del Padre, e dei nostri spiriti.
Perché allora noi, esseri evolutivi alle elementari nella scuola dell'esistenza, pretendiamo di conoscere, o di insegnare, cos'è l'Amore?
Meglio faremmo a dedicarci a un apprendistato graduale, imparando prima ad esercitare tolleranza e solidarietà, e poi a riconoscere, in noi e negli altri, la dignità dell'essere umano.
Solo dopo potremo pretendere di cominciare a comprendere l'essenza del Padre, e dei nostri spiriti.
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