Se pensate che la danza degli elettroni comincia con la nascita della Terra, e ancor prima, vi rendete immediatamente conto di due cose: siamo tutti composti degli stessi ingredienti, e portiamo in noi la memoria frattale di tutto ciò che esiste. Per questo siamo speciali, indistruttibili ed eterni.
sabato 8 marzo 2014
La danza degli elettroni
Un atomo di oceano giunge a riva, e il sole lo scioglie. Il nucleo vaporizza, ma non i suoi elettroni, che si attaccano al filo d'erba più vicino. Arriva la capretta e si mangia l'erbetta. Il nucleo atomico del filo d'erba si decompone nello stomaco dell'animale, ma non gli elettroni che lo circondano, che s'aggregano al suo corpo. Ed ecco che io spunto, e bevo il latte della capretta. Decompongo neutroni e protoni del nucleo atomico del latte, ma non i suoi elettroni, che s'affiancano a qualche altro mio atomo. E ora gli elettroni dell'oceano, dell'erba e della capretta sono anche i miei, con tutta la memoria delle vite vissute nei differenti stadi evolutivi.
Se pensate che la danza degli elettroni comincia con la nascita della Terra, e ancor prima, vi rendete immediatamente conto di due cose: siamo tutti composti degli stessi ingredienti, e portiamo in noi la memoria frattale di tutto ciò che esiste. Per questo siamo speciali, indistruttibili ed eterni.
Se pensate che la danza degli elettroni comincia con la nascita della Terra, e ancor prima, vi rendete immediatamente conto di due cose: siamo tutti composti degli stessi ingredienti, e portiamo in noi la memoria frattale di tutto ciò che esiste. Per questo siamo speciali, indistruttibili ed eterni.
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