Siamo come informi bruchi in un bozzolo, aspettando di diventare variopinte farfalle... il problema sono gli anticrittogamici che ci spruzzano addosso in continuazione... ce la faremo a nascere, e a volare via?
Ogni giorno, per un paio d'ore circa, m'immergo nel silenzio della mente, da sveglio.
Non appena chiudo gli occhi fisici, il mio spirito comincia ad oscillarmi dentro, giù e su, sopra e sotto, dentro e fuori, e si diverte anche a respirare al contrario del mio respiro fisico, inarcandosi quando espiro, e contraendosi quando inspiro. Tutto ciò perchè vuole che la mia mente fisica si renda conto che è arrivato, e sta prendendo il suo posto nel ponte di comando. Poi comincia il film... e mi ritrovo a muovermi, o ad essere investito, in dimensioni sconosciute che poco ancora comprendo, tra aloni che mi inondano di endorfine, tunnel cilindrici, triangolari o quant'altro, ondate di energie di cui non capisco l'essenza. Il tutto in uno scenario tendenzialmente blu, che diventa più chiaro quando riesco a staccare per sufficientemente tempo la mente fisica, o più scuro quando "penso" a qualsiasi cosa, o mi metto paura per le sensazioni sconosciute che provo. A volte, invece, gli scenari spaziano dai rossi ai violetti.
Nel mezzo di ciò compaiono volti di persone sconosciute, figure di alieni, sciamani indiani, e più raramente divinità: Yahweh, Sai Baba, il Maestro. A volte vedo il mio spirito, azzurro anch'egli, e muovo le mie braccia azzurre per cercare di afferrare cose che appaiono alla vista (oggi mi sono tracannato qualcosa che stava in un'anforetta apparsa dal nulla, ma che non so cos'era, o se c'era qualcosa dentro). Viaggio spesso nello spazio, ma anche sott'acqua, o mi siedo a pochi metri dal sole, o davanti a un'enorme testa di un'anaconda... insomma, me ne succedono di tutti i colori.
Nonostante tutto ciò, però, mi sento un apprendista che non capisce cosa stia succedendo, e come fare per comprendere appieno ciò che vedo, ciò che sento.
Ho cercato - ancora lo faccio - testi che mi aiutassero a comprendere, e ho trovato un unico rifugio amico negli studi di Aurobindo e Mere, nelle facilitazioni di Satprem, ma anche qui non è abbastanza... devo trovare assolutamente un modo di comprendere di più, anche perchè il mio spirito che oscilla lo sento anche durante il giorno, così come vedo costantemente i palazzi che si muovono o s'inclinano, i marciapiedi e i pavimenti che mi scorrono lateralmente, o che si allontanano e avvicinano in un batter d'occhio.
No, non sono rincoglionito, ne mi sono fatto un'acido, né sto diventando matto... sto solo sperimentando la mia spiritualità, cercando di farla emergere dal mondo della coscienza, per applicarla alla mia quotidianità, e poi... se riuscirò, elaborare un metodo per permettere ad altri di sperimentare le stesse meraviglie che io sperimento.
Non sapendo più che pesci pigliare, però, vorrei costituire un gruppo di studi sui viaggi della coscienza, chiuso solo a quelli che sono già ben incamminati, che hanno avuto risultati tangibili, perchè di quelli che sparano cazzate sulla spiritualità, senza averla mai trasportata scientemente nella loro vita fisica, ne faccio volentieri a meno, almeno per questo tipo di approfondimenti.
Quindi chiunque si senta disposto a partecipare a un gruppo del genere, mi scriva un messaggio privato, così capirò se è possibile fare una cosa del genere, o se dovrò andare in un monastero in Tibet, o rimanere nella mia stanza in quel di Milano, che mi sembra la cosa migliore, visto che sono - a quanto pare - solo uno sciamano metropolitano.
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