lunedì 4 aprile 2011

Profezie e purificazioni

Niente di  nuovo all’orizzonte, o meglio, tutto conforme al previsto e prevedibile.
Così come un uomo usa le convulsioni  termiche  (febbre) per spurgarsi dalle tossine quando lo invadono, minandogli i centri funzionali della macchina-corpo, lo stesso fa Gaia, il nostro pianeta, quando deve espellere gli organismi che la infestano, compromettendone la perfetta funzionalità.
La frequenza con cui tutto ciò sta succedendo alla Terra, però, è sintomatica di un grave stress fisico della macchina-corpo  del globo che ci ospita, ancora da pochi realmente percepito nella sua reale gravità.
Se fossi un medico ed avessi un paziente con un febbrone così frequente e intermittente, lo riempirei di rimedi … medicine o erbe o altro, fino a che non apparisse un miglioramento.
Purtroppo il medico della Terra - l’uomo - è lo stesso che la avvelena e, allo stesso modo in cui si mettesse una volpe a guardia di un pollaio, in queste condizioni c’è ben poco di buono da aspettarsi.
Haiti, Cile, Giappone, sono tutti i sintomi del grave squilibrio che Gaia sta mostrando in atto mentre avanza nel suo processo di purificazione.
Ma i veleni che ancora la obblighiamo a ingurgitare presuppongono nuovi, ulteriori febbroni …  e qui possiamo entrare nel campo profano delle profezie.
Dicono gli spiriti, in ormai secolari comunicazioni sistematiche con il genere umano, che quasi tutte le profezie “predispongono, ma non dispongono”, nel senso che vengono presentate come possibili tangibili risultati (effetti) di azioni messe in atto (cause), ma che possono sempre e comunque essere rovesciate dalle circostanze.
A questo tipo di profezie si dedicano molti medium o pseudo-tali, con risultati evidentemente diversi.
È utile ricordare che in una comunicazione medianica avviene uno scambio di informazioni tra una mente spirituale  (quella del “morto”) e una mente fisica (quella del medium), e che quest'ultima  deve interpretare al meglio ciò che di tale comunicazione, a livelli differenti di frequenza, intende, con tutti gli eventuali  “strafalcioni” possibili, pur se in buona fede.
Sono quindi vari i fattori che possono interferire nella corretta valutazione di un messaggio medianico, sia esso sotto forma di telepatia, “intuizione”, “déjà vu”, psicografia o altro.
Tutto questo insieme potrebbe inquadrarsi in una categoria che definirei profezie “derogabili”.
In contrapposizione, vi sono quelle “inderogabili”, quelle cioè  emesse da una fonte estremamente autorevole, interpretate da canali medianici di comprovata serietà e moralità.
Non citerò qua i nomi di tutti coloro che, con esiti a volte sorprendenti, si cimentano nel campo delle “derogabili”. Ma non sono pochi, ve lo assicuro.
Nel campo delle “inderogabili”, invece, uso sempre come esempio la promessa del Maestro, di duemila anni or sono, fatta attraverso varie autorevoli fonti documentali dell’epoca, di tornare a “visitare” il nostro pianeta, ma questa volta nella Sua veste cosmica.
Non tratterò questo tema adesso, però, anche se è l’argomento centrale di tutto il mio lavoro di scrittore spiritualista.
Mi interessa solo sottoporre ai miei lettori una comunicazione, avvenuta in Brasile il            6 marzo scorso, che annunciava un terribile evento tellurico in Giappone in pochi giorni, ed un altro ancora peggiore nel mese di maggio che avrebbe distrutto la città di Los Angeles, in California. Il messaggio era firmato dalla Vergine Maria.
Sono anni che seguo le comunicazioni di questo gruppo medianico con Maria, e mai avevo letto di “profezia” alcuna. Questo è ciò che mi ha catturato l’attenzione… inusuale.
Non so come interpretarlo, se un avviso sulla consumazione degli atti intermedi di tutto il processo di purificazione in atto, o se pensare a un clamoroso “falso”.
L’autorevolezza dei medium e il linguaggio usato, sono però tutti a favore… dell’innalzamento della soglia d’attenzione.
È quello che sto facendo, e che vi invito a fare.


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