giovedì 9 giugno 2011

Le mascelle di Mister B.

Forse nessuno se n’è ancora accorto, ma l’era Berlusconi è finita, e lui è già a Hamm … scusate, ad Antigua, con le olgettine, Emilio Fede e la sua corte di adulatori.
Delirio mentale di questo blogger? No, realtà quantica in movimento.
Nella matrix energetica universale, quella in cui noi e tutti gli avvenimenti legati al mondo fisico-materiale succedono, i fenomeni si esprimono in dimensioni a-temporali, al di fuori dei circuiti normalmente percettibili dalla nostra sensibilità.
Ecco allora che vediamo mister B. perdere alle elezioni amministrative, e serrare le mascelle per reprimere l’urlo di odio contro gli italiani che lo hanno tradito, dire che tutto va bene, avanti come un treno! Lo vediamo prepararsi a perdere i referendum, mascelle serrate, e dire che il voto popolare non ha niente a che vedere con un giudizio sull’operato del suo governo. Lo vediamo aspettare la conferma della sentenza sull’affaire Mondadori, mascelle serrate, mentre paradossalmente si sfrega le mani per essere riuscito a buttare fuori Santoro dalla Rai. Lo vediamo leggere le quotazioni in borsa di Mediaset, che crollano come castelli di sabbia, mascelle serrate, mentre dice parole rassicuranti sul futuro dell’azienda che vuole lasciare ai suoi (sfigatissimi) figli. Lo vediamo prepararsi al processo Ruby, quello in cui verrà umanamente sputtanato ad libitum, mascelle serrate, mentre tenta di convincerci che lui credeva veramente fosse la nipote di Mubarak (povero egiziano, ma non ha abbastanza guai?).
Abbiamo allora due livelli: uno dove le cose sono già successe (poiché nel campo energetico che tutto sostiene il tempo non è lineare, ma circolare, e passato/futuro sono già espressi nel presente ), e l’altro, il mondo dei fenomeni, dove vediamo solo la punta dell’iceberg, il presente appunto, che è sotto i nostri occhi.
Lui, in piedi sulla punta dell’iceberg, cerca di spronarci a stare fermi, a non fare l’onda, ma inutilmente. Che si voglia o no, l’attenzione della gente sul suo operato, il raggruppamento delle opinioni in questi momenti cruciali di scelta, l’onda l’ha  già prodotta … soltanto ancora non si vede. Ma sta arrivando.
È solo questione di … tempo fenomenologico, e vedremo il grande tsunami della coscienza collettiva riversarsi implacabile su ciò che resta di mister B. e della sua corte di sudditi/adulatori/servi “liberi”, spazzandone via l’ingombrante presenza, forse un giorno anche il suo ricordo.
Un uccellino mi ha detto che nel mondo quantico mister B. si è ancor più miniaturizzato, e con lui tutti quelli che furbamente gli stanno appresso.
Brutta notizia per gli italiani che si ostinano per motivi incomprensibili a mantenerlo al suo posto nel governo del Paese, pessima per quelli che – come i leghisti – ne hanno condivisa la compagnia, turandosi il naso, sperando che la stoica sopportazione del fetore politico e morale del cavaliere, sarebbe un giorno stata ricompensata dagli obbiettivi promessi dal loro leader, il senatore.
Sembra invece - per i poveri padani - che tutto si riduca per l’Umberto a un paio di trasferimenti di sedi ministeriali, un’altra manciata di promesse di sgravi fiscali, oltre a una ricca e sonora pernacchia.
Beh, un messaggio c’è anche per loro: non preoccupatevi, tempi migliori sono in arrivo.
Permettete al Senatur  (ed anche al glorioso Trota) di scomparire assieme al cavaliere, e tutto tornerà come prima anzi, meglio di prima.                                                                          Perché i progetti seri, quali il federalismo fiscale e politico, si possono fare solo quando si ha dalla propria parte la gente – tutta, non solo quella della Padania – ed ora questa, purtroppo per voi, è assolutamente occupata a fare l’onda.
Dopo si vedrà.



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