martedì 9 dicembre 2014

3.800 milioni ...

... di anni fa qualcuno ha "portato" sul nostro pianeta una molecola-madre da cui è nata tutta la vita biologica terrestre. 
Attraverso il DNA lì contenuto ha raggiunto i due obbiettivi che si proponeva: crearci "a sua immagine e somiglianza", e stabilire un canale di comunicazione genetico attraverso cui inviare "ordini", e ricevere emozioni e pensieri, codificati attraverso una rete neuronale cosmica (la matrix secondaria), a sua volta connessa con un'altra matrix, quella principale, utilizzata da ogni altro architetto celeste nell'edificazione dei molti universi che riempiono la creazione del Padre Inconoscibile. 
Questo "qualcuno" ha nome e cognome, ma siccome è malato, cattivo e puzza, nessuno lo vuole riconoscere come "padre". 
Povero lui, chissà quanto se la mena... ma poveri anche noi, accecati dalle fette di salame con cui, ancor oggi, cerchiamo di coprire gli occhi davanti alle nostre responsabilità, nella conduzione dello scenario evolutivo di cui siamo parte. 
Prosit!






venerdì 28 novembre 2014

Miliardi di cellule

Ogni cellula terrestre è composta chimicamente da idrogeno, ossigeno, anidride carbonica e carbonio. Nell'alfabeto ebraico questi elementi sono caratterizzati dalle lettere Y, H, V e G. In ogni cellula, quindi, c'è la firma del creatore (YHV), e la caratteristica biologica terracquea (G)... questo è quanto, poi ognuno la pensi come crede..

...



Per ognuna delle cellule del nostro corpo (e ne abbiamo decine di miliardi), abbiamo nove batteri, con varie funzioni, alcune anche parassitarie. 
Le attività elettriche, vibratorie, di ogni cellula, e quelle prodotte dai microesseri che abitano ogni organo, tessuto, canale del nostro organismo, concorrono a formare quello che chiamiamo campo morfogenetico individuale.
Quindi la nostra realtà personale è formata dalle interazioni tra la matrix universale, e ciò che noi e i nostri batteri "pensiamo".
Vi suona strano? Non lo sarebbe, se conosceste com'era fatto il primo corpo di Yahweh...









lunedì 24 novembre 2014

Miliardi fa...

La "molecola-madre" apparse sulla Terra 3,8 miliardi di anni fa, mantenendosi nella sua forma unicellulare per 3,1 miliardi di anni. 
Solo 543 milioni di anni fa si svilupparono "dal nulla" i primi esseri pluricellulari, 
già contraddistinti per sesso. 
L'evoluzione naturale si dà per salti quantici, non per gradualismi accademici... 
e per l'essere umano è lo stesso, quindi.... fate vobis.
...
Nella molecola-madre era presente il DNA che ha formato ogni essere biologico esistente sul pianeta.
Le teorie sulla panspermia, oggi preponderanti in ambito scientifico, si dividono non sull'origine di tale molecola, evidentemente proveniente dallo spazio profondo, ma sul mezzo di trasporto utilizzato per arrivare fin qui: alcune ipotizzano meteore o comete, altre artefatti meccanici, più atti a proteggere le preziose caratteristiche genetiche della molecola...







lunedì 10 novembre 2014

Attivismo spirituale

L'attivismo spirituale è una battaglia allo specchio.
Solo quando si avrà avuto il coraggio di romperlo, e conoscersi per quel che siamo (non per quel che appariamo), potremo dire di aver cominciato a vivere...




martedì 30 settembre 2014

Una danza di pace

Sole. 
Questo sole che mi sta beando con il suo calore e i suoi raggi che si riflettono calmi sul lago, è lo stesso sole che brucia i visi di fanatici assassini sventolanti bandiere, che penetra nei corpi dei cadaveri delle fosse comuni in Siria, in Ucraina, in Iraq. 
E’ lo stesso sole che senza pietà asseta i bambini africani così come scalda tenuamente coloro che vivono nei meandri sotterranei, per sfuggire all’orrore che li sta rincorrendo.
E’ un sole che osserva, nella sua essenziale manifestazione, e dà energia vitale, potente e generosa, comunque amica. Se solo riuscissimo ad usarla per diventare più generosi e più amici… 
E’ l’Essere più prossimo alla divinità, al fianco del Padre emana la sua energia creatrice.
Sta a noi coglierla. E tornare al Padre, sempre.
Quel sole che abbronza i corpi dei fortunati nel mondo, è lo stesso che arde i corpi di chi meno fortunato soccombe alla violenza - anche se tutto è relativo e fa parte di un disegno complesso, ma con un ordine misterioso, nel quale credo.
Chiudo gli occhi, assaporo il suo calore, mi ascolto dentro espandendomi altrove, e mi sento essere parte di un eterno gioco cosmico, che sto vivendo sperimentandolo da una prospettiva sempre più ampia. 
E quelle intuizioni, quelle percezioni inspiegabili che mi accompagnano da sempre, piano piano sembrano assumere una forma, calmando un po’ la mia inquietudine: attimi.
Il sole mi ha dato la sua energia, lo ringrazio sorridendo. 
E chiedo ad ogni cellula, ad ogni atomo del sole così come del cosmo di irradiare con questo intento risanatore tutta l’umanità, tutti i fratelli dell’universo.
Sto chiedendo un aiutino? Sì, ma non al sole, al mio spirito affinché si connetta con i suoi raggi e possa vibrare nella totalità della propria essenza all’unisono con il Padre, in una danza di pace.
Rossella







lunedì 22 settembre 2014

Tutti siamo spettatori

Quando 1500 anni fa iniziava la diatriba teologica che avrebbe portato sunniti e sciiti verso il confronto che continua fino ad oggi, nessuno si sarebbe immaginato che si potesse, un giorno, arrivare ad una conciliazione tra le due interpretazioni del pensiero di Maometto... ecco perchè qualunque progetto di pacificazione, proposto da non mussulmani e che esuli dalle questioni teologiche di quei tempi, è destinato a fallire... prepariamoci, la vicenda andrà per le lunghe...

Settantanni fa i tedeschi facevano finta di niente, mentre infierivano su milioni di ebrei che si spegnevano tra violenze e stenti nei campi di morte in cui erano reclusi.
Oggi milioni di ebrei fanno finta di niente, mentre infieriscono sugli abitanti di Gaza che muoiono di violenze e stenti nella città in cui sono reclusi.
Ieri prede, oggi cacciatori, domani prede di nuovo... la storia è un circolo, e il karma è il panno sul quale viene disegnato.
Nelle terre palestinesi di Gaza si fronteggiano compagini spirituali avvitate in un karma di vendette e sangue. Non ci sono vinti, né vincitori, ma solo spiriti irrigiditi nella prosecuzione di uno scontro mai finito...

È sempre solo una questione di punti di vista... se YouTube l'avessero inventato 250 anni fa, cosa avremmo pensato delle ghigliottinate dei rivoluzionari francesi? E di tutti gli altri che, in ogni tempo e in ogni luogo, hanno fatto scempio di genti e di popoli, schiavizzando, torturando, stuprando? La triste verità è sotto gli occhi di tutti quelli che vogliono vedere... se ce ne sono ancora... 

Tredici anni fa, l'undici settembre del 2001, il presidente USA dichiarava guerra ai sunniti moderati dell'Iraq.
Tredici anni dopo, il presidente USA dichiara guerra ai sunniti fondamentalisti dell'Iraq.
C'è chi dirà che la storia va a cicli, che si ripetono... altri diranno che il tempo è un'illusione, e non esiste... altri ancora invocheranno i portali cosmici predetti dai maya, aperti quel giorno del 2001 e, un katum (13 anni) dopo, richiusi, per dare avvio alla nuova era... io, da buon osservatore, guardo la giostra girare, e preparo il mio spirito per quello che verrà, qualunque cosa sia...

Tutti siamo spettatori dello show in onda sul pianeta, ma pochi sono gli osservatori quantici, e meno ancora quelli che sanno interpretare con la mente spirituale ciò che sta "veramente" avvenendo. Agli spettatori suggerisco un elmetto di ferro, agli osservatori quantici di armarsi di pazienza, e agli altri auguro buon spettacolo.
Namaste.







martedì 9 settembre 2014

Un po' di vergogna


Quando l'Italia partecipa alle azioni della NATO (come i giorni scorsi in Libia, in Ucraina e magari domani in Siria) paga le sue spese militari con i soldi dello Stato... cioè i nostri. Pagando diligentemente le tasse, quindi, siamo tutti complici consapevoli delle morti che le armi produrranno.
Potremmo pentirci davanti a Dio... non a quello che ci ha creato (e che ha fomentato il caos di cui siamo diventati allegri co-autori), né quello di Francesco (che è poi lo stesso), visto che lo IOR è un grande azionista delle maggiori industrie belliche mondiali, e quindi con le guerre ci costruiscono le chiese... e nemmeno quello degli arabi, che essendo sempre
Yahweh trasformato in Allah, vuole esattamente la stessa cosa.
Quindi... poche chiacchiere, piedi per terra, sguardi verso il Padre (o dentro sé, che poi è lo stesso), e un po' di vergogna, che non guasta mai. 
Namaste






mercoledì 27 agosto 2014

Il melo risanato

… il fratello intanto continuava il suo lavoro, con costanza procedeva al ritmo della natura, a volte faticosamente nel gelo a scaldare il melo malato, a volte nel sole a rinfrescarlo con acqua pulita. Ogni momento cercava di risvegliare il fratello addormentato che, perso nei suoi sogni, non dava assolutamente segni di voler aprire gli occhi. 
I frutti cominciarono a colorare la verde chioma sempre più rigogliosa e a colmare di polpa e succhi gustosi le bocche golose, e a nutrire i cuori con la loro energia. Il talentuoso coltivatore era soddisfatto e tutti gli amici godettero di tale delizia. 
Tutti tranne uno. 
E’ doloroso sapere, e dover scegliere richiede il coraggio di abbandonare. 
Il fratello, dormendo appoggiato a un tronco vicino, con il suo sonno si era infatti trasformato, insieme ai parassiti che ivi si eran trasferiti, in fuga da tanta cura, in un tronco rinsecchito: una statua di legno. 
Un monumento, lì a ricordare quanto sia necessario agire per uscire dall'ignoranza e entrare nella conoscenza. 
I due fratelli avevano compiuto la loro missione.

Rossella








martedì 26 agosto 2014

Il melo malato

Il melo malato, infestato da parassiti di ogni tipo, ogni anno produceva sempre meno frutti, e da tempo non si vedevano più i bei pomi d'una volta.
I due fratelli lo sapevano bene, e lo guardavano con gli occhi pieni di lacrime, intristiti dalla visione della decadenza in atto. Uno di loro - il più giovane - proponeva bagni di anticrittogamici, iniezioni di fosfati, potature radicali, nella speranza di poter rivedere la rigogliosa fioritura di un tempo... ma l'altro fratello - il più anziano, il più esperto - sapeva che sarebbero stati solo inutili palliativi, che non avrebbero permesso alla pianta di tornare a fruttificare come nei tempi passati, e insisteva sulla necessità di non occuparsene più, di abbatterlo, o lasciarlo marcire, e piantarne uno nuovo al suo posto. 
Sapeva che per lungo tempo, prima delle nuove fioriture, non avrebbe potuto gustare i suoi frutti, ma sapeva anche che - prima o poi, se ben curato - sarebbe rinato rigoglioso e forte, e avrebbe di nuovo allietato le loro tavole. Si mise allora pazientemente all'opera, cominciando a selezionare i nuovi semi, rivangando per l'ennesima volta quella terra vecchia, sfruttata senza soste per anni e anni, ormai quasi improduttiva. 
Ma il giovane inesperto - ansioso e irascibile - non ne voleva sapere di ricominciare: troppo lavoro, diceva, e fra un maalox e l'altro - roso dalle vane aspettative - guardava l'albero, intonando incomprensibili canti propiziatori, nella speranza che tutto tornasse come prima, quando era già malato, anche se non si vedevano ancora i sintomi.
E, nell'attesa del miracolo, s'addormentò appoggiato al tronco, ormai morente, e riprese a sognare, mentre attorno a sé i parassiti ballavano festosi...




domenica 29 giugno 2014

Come un fiume che scorre

Non sono le lamentele, gli sfoghi, le esternazioni di dolore, le constatazioni del vacuo morale che accompagna la società, che ci permetteranno di cambiare le cose.
Non sono le dichiarazioni d'amore alla vita, i suggerimenti per stare meglio, le comunicazioni angeliche o aliene, che produrranno i cambiamenti desiderati, e neanche il miglioramento di se stessi offre questa garanzia.

Vivete la vostra vita facendola scorrere, non vi occupate dei destini altrui, fate quello che ritenete giusto, e approfittate delle opportunità che l'esistenza vi offre, per trovare un "centro".

Il resto verrà da solo, quando i tempi saranno maturi.


martedì 27 maggio 2014

Strategia politica

La mancanza della centralità di una prospettiva spirituale rende ogni progetto politico effimero nel tempo.

La necessità di conciliare i conflitti delle coscienze individuali con piani che riguardino aspetti della vita fisico/materiale, è un dovere per chiunque si voglia avventurare nella costruzione di un modello di organizzazione sociale stabile e proficuo, valido erga omnes nello spazio, e nel tempo
L'Attivismo Spirituale  pone l'esigenza dell'individuazione e condivisione di un metodo per la percorribilità del cammino evolutivo personale e collettivo. Le parole d'ordine dell'Attivista Spirituale - dignità, tolleranza e solidarietà - determinano ogni sua scelta nell'ambito della strategia politica che sceglierà di attuare.

E' l'unico modo intelligente per arrivare a una gestione assolutamente democratica di ogni manifestazione di potere politico.

Solo così saremo credibili... verso noi stessi, i nostri simili, ed ogni altra comunità - cosmica o spirituale - che dall'alto ci possa guardare.
Namaste





lunedì 12 maggio 2014

Il milite ignoto

In una realtà in cui tutto è finzione, il vero protagonista è il "milite ignoto".
E' lui, infatti - l'essere umano qualunque - che determina sempre, in ultima istanza, l'assetto provvisorio delle condensazioni vibratorie - i campi morfogenetici - che formano le immagini olografiche che accompagnano la nostra quotidianità. 
Che sia (non per merito, ma per condizione vibratoria personale) un fomentatore o un assemblatore di opinioni, o un qualsiasi "cane sciolto", saranno le sue emanazioni mentali che determineranno il flusso degli eventi che vedremo puntualmente verificarsi sotto la forma di "fatti". 
Nessuno sa quindi cosa vedremo oggi o domani, che tipo di "realtà" sarà quella che si manifesterà sotto i nostri occhi... e chi mostra scenari ineludibili o predeterminati sta solo operando un "camuffamento" quanto mai aleatorio della realtà olografica in divenire, poichè solo le intensità dei campi mentali prodotti, consapevolmente o no, divengono gli scenari fittizi che noi chiamiamo "esistenza fisica", e a cui noi, attori/spettatori, diamo forma, colore e sostanza. 
E siccome nessuno sa (anche dicendosene convinto) quale sia l'esatta composizione vibratoria per produrre "cambi di scena", non ci rimane che una cosa: fare della nostra esistenza temporale una celebrazione del bene e del bello, sperando che altri facciano lo stesso... e il resto - a "tempo" debito - verrà da solo. 
Namaste.






lunedì 28 aprile 2014

Onda su onda...

Guardo le onde di dolore che attraversano l'esistenza con la stessa indifferenza con cui vedo quelle di gioia, ma non sono indifferente: cerco solo di comportarmi come uno spirito che non ha nulla da chiedere, né da lamentarsi, ma vuole solo fare le esperienze di cui ha bisogno per scoprire di che pasta è fatto...






domenica 20 aprile 2014

Vita e morte

Non ho paura della morte, anzi sottilmente l'anelo: so che dietro quella porta c'è la piena, continua consapevolezza spirituale, e un regno di vibrazioni d'amore incondizionato, che desidero e m'aspetta.
Non ho paura della vita, anzi ho imparato a volerla intensamente. Mi ha regalato più dispiaceri, confusioni e noia a volontà, ma da quando ho scoperto che serve da piattaforma per una buona vita spirituale, ho imparato a gioire anche delle sofferenze, o meglio della comprensione del meccanismo evolutivo che si cela dietro ogni dolore, ogni sconforto emotivo, ogni incertezza.
Poi, un giorno, ho visto che anche se sono vivo riesco, in alcuni momenti sempre più prolungati, a sentirmi, vedermi, sperimentarmi come spirito.
Da solo, senza guru, spiriti o extraterrestri, entro in dimensioni mai da nessuno raccontate, o da me neanche immaginate, e rimango sorpreso di questa possibilità, che pensavo appartenesse solo ai "santi", agli "illuminati", agli "eletti".
Eppur così, non riesco ancora a decidere: devo vivere, e crescere esplorando le dimensioni sconosciute, anche se immerso nel mare dei disagi, delle difficoltà, a volte delle sofferenze, o devo morire, e capitalizzare quello che ho già costruito in vita, e godermelo? La mia ignoranza di fronte a questo quesito è grande, e allora mi rifugio in "incoscienti" tuffi nei flussi delle esperienze terrene, sperando che loro mi portino davanti a una scelta definitiva, che mi tolgano dall'imbarazzo di dovermi misurare ogni giorno tra una realtà materiale, fatta quasi solo da"miserie", e una realtà spirituale fatta quasi solo da "sogni" di pace, appagamenti e amore senza fine.
E alla fine mi vedo qui, uno smart phone in mano e un messaggio che mi esce dal cuore e dalla testa, e mi rendo conto che ancora non devo scegliere, ma solo lasciare che le cose continuino a manifestarsi, nel modo in cui mi si manifestano: a scarpate in faccia, in sottili elucubrazioni mentali, in ancor più sottili intuizioni dell'anima, a infiniti, dolorosi "scivoloni", sia qua, nel mondo fisico, sia là, in quello astrale e spirituale.
Cosa ho imparato da tutto ciò? Che sono così lontano dalla comprensione del valore della vita e della morte, e dei loro significati ultimi, che forse è meglio che m'acquieto, e m'adeguo a quello che ho, anche se non trovo, come dicono di riuscire in tanti (santa mendace illusione) la pace, l'amore, l'unione con il creato e il suo creatore.





mercoledì 2 aprile 2014

Dopo aprile viene maggio!

Mi spiace per quelli che pensano che un imminente evento astrofisico, o cosmico, sarà quello che darà l'inizio alle danze per il passaggio della Terra dalla terza alla quinta (ma perchè non settima, o undicesima?) dimensione.
Mi spiace anche per quelli che pensano che un atteggiamento positivo, la fiducia in sè stessi, il riconoscimento del proprio valore, o un improvviso crollo economico, possano fare le stesse funzioni.
Pure mi spiace per coloro che credono che l'evento miracoloso, che cambierà tutto, sarà il ritorno di Gesù (magari preceduto da peste e corna, e miliardi di morti).
La verità - come sempre - probabilmente sarà nel mezzo: eventi cosmico-energetici che già ci accompagnano in un crescendo cominciato da più di un anno, fanno da sfondo al rinnovamento dei campi morfogenetici collettivi, messi da noi in atto attraverso anche l'ottimismo, la presa di coscienza e il riconoscimento del proprio valore, che servono poi da "strumenti di contrattazione" nel millenario negoziato che involve le figure di Gesù e Yahweh, e che riguardano la paternità e soprattutto la conduzione di ciò che io chiamo reintegrazione cosmica.

PS Non vorrei creare equivoci o gelosie, per cui mi permetto di citare, fra quelli per cui mi dispiace, anche coloro che aspettano l'ascensione, l'arrivo degli ET, e soprattutto quelli che ancora credono alle bistrattate, tagliate, allungate, modificate, manomesse, alterate e rialterate pagine della Bibbia, che indicano nel Signore Yahweh - l'incauto co-creatore del nostro Universo - uno degli Elohim, anzi il più sfigato di quelli.
Quando quel giorno arriverà (speriamo presto), ci sarà molta sorpresa, e molti rimarranno a bocche spalancate... ma tutti verranno accolti a braccia aperte. Solo chi rifiuterà l'abbraccio (e non saranno pochi) non sa quello che si perderà.  
A tutti gli altri... forza e coraggio, che dopo aprile viene maggio!



mercoledì 26 marzo 2014

Sciamano metropolitano

Siamo come informi bruchi in un bozzolo, aspettando di diventare variopinte farfalle... il problema sono gli anticrittogamici che ci spruzzano addosso in continuazione... ce la faremo a nascere, e a volare via?


Ogni giorno, per un paio d'ore circa, m'immergo nel silenzio della mente, da sveglio. 
Non appena chiudo gli occhi fisici, il mio spirito comincia ad oscillarmi dentro, giù e su, sopra e sotto, dentro e fuori, e si diverte anche a respirare al contrario del mio respiro fisico, inarcandosi quando espiro, e contraendosi quando inspiro. Tutto ciò perchè vuole che la mia mente fisica si renda conto che è arrivato, e sta prendendo il suo posto nel ponte di comando. Poi comincia il film... e mi ritrovo a muovermi, o ad essere investito, in dimensioni sconosciute che poco ancora comprendo, tra aloni che mi inondano di endorfine, tunnel cilindrici, triangolari o quant'altro, ondate di energie di cui non capisco l'essenza. Il tutto in uno scenario tendenzialmente blu, che diventa più chiaro quando riesco a staccare per sufficientemente tempo la mente fisica, o più scuro quando "penso" a qualsiasi cosa, o mi metto paura per le sensazioni sconosciute che provo. A volte, invece, gli scenari spaziano dai rossi ai violetti. 
Nel mezzo di ciò compaiono volti di persone sconosciute, figure di alieni, sciamani indiani, e più raramente divinità: Yahweh, Sai Baba, il Maestro. A volte vedo il mio spirito, azzurro anch'egli, e muovo le mie braccia azzurre per cercare di afferrare cose che appaiono alla vista (oggi mi sono tracannato qualcosa che stava in un'anforetta apparsa dal nulla, ma che non so cos'era, o se c'era qualcosa dentro). Viaggio spesso nello spazio, ma anche sott'acqua, o mi siedo a pochi metri dal sole, o davanti a un'enorme testa di un'anaconda... insomma, me ne succedono di tutti i colori.
Nonostante tutto ciò, però, mi sento un apprendista che non capisce cosa stia succedendo, e come fare per comprendere appieno ciò che vedo, ciò che sento.
Ho cercato - ancora lo faccio - testi che mi aiutassero a comprendere, e ho trovato un unico rifugio amico negli studi di Aurobindo e Mere, nelle facilitazioni di Satprem, ma anche qui non è abbastanza... devo trovare assolutamente un modo di comprendere di più, anche perchè il mio spirito che oscilla lo sento anche durante il giorno, così come vedo costantemente i palazzi che si muovono o s'inclinano, i marciapiedi e i pavimenti che mi scorrono lateralmente, o che si allontanano e avvicinano in un batter d'occhio.
No, non sono rincoglionito, ne mi sono fatto un'acido, né sto diventando matto... sto solo sperimentando la mia spiritualità, cercando di farla emergere dal mondo della coscienza, per applicarla alla mia quotidianità, e poi... se riuscirò, elaborare un metodo per permettere ad altri di sperimentare le stesse meraviglie che io sperimento.
Non sapendo più che pesci pigliare, però, vorrei costituire un gruppo di studi sui viaggi della coscienza, chiuso solo a quelli che sono già ben incamminati, che hanno avuto risultati tangibili, perchè di quelli che sparano cazzate sulla spiritualità, senza averla mai trasportata scientemente nella loro vita fisica, ne faccio volentieri a meno, almeno per questo tipo di approfondimenti.
Quindi chiunque si senta disposto a partecipare a un gruppo del genere, mi scriva un messaggio privato, così capirò se è possibile fare una cosa del genere, o se dovrò andare in un monastero in Tibet, o rimanere nella mia stanza in quel di Milano, che mi sembra la cosa migliore, visto che sono - a quanto pare - solo uno sciamano metropolitano.

venerdì 14 marzo 2014

Il tuffo

Lasciarsi andare nel "flusso" dell'esistenza è la scelta più difficile che un essere umano può compiere.
Il risultato di questa scelta non è per niente scontato, potendo variare tra differenti estremi: la corrente potrebbe portarci su una spiaggetta dalle sabbie dorate, o verso una cascata mortale, o chissà d'altro dove.
A me, ogni volta che mi trovo in questa situazione, tremano un po' le gambe, ma comunque decido di seguire ciò che sento nel cuore, e non nelle ginocchia.
Non so mai se ciò che mi sto apprestando a fare darà i risultati attesi, ma so che non è questo l'importante, perchè credo invece che importante sia il tuffo nella corrente, l'abbandono, il mettere la propria esistenza nelle mani del Padre. E' un atto di sottomissione dell'anima alle leggi nascoste al mondo fisico, quelle delle energie che regnano nel cosmo.
Molti non capiranno di cosa sto parlando, altri faranno un sorrisetto di sufficienza, altri ancora mi derideranno, ma alcuni... sanno esattamente quello che voglio intendere, perchè hanno già fatto questo tipo di esperienza, almeno una volta, e sanno del tremore delle ginocchia, e dello spirito che ti accarezza, tranquillizzando la mente inquieta. 
Ecco, sono ancora seduto sulla riva del fiume, e guardo il ribollire delle acque, mentre mi passano veloci accanto. So che fra un po' dovrò buttarmici dentro, da solo, abbandonando gli affetti, le sicurezze, le convenienze. Cerco di farmi forza, perchè ho ancora un po' di paura, ma so che, quando arriverà il "mio" flusso, non avrò esitazioni, e mi lascerò cadere. Se arriverò nella spiaggetta dorata, manderò a tutti una bella cartolina, ma se mi sfracellerò nella caduta della cascata farò di meglio: veglierò su tutti voi che mi siete cari, e anche su quelli che non lo sono, e nella mia nuova condizione di spirito puro ringrazierò ogni momento che ho passato tra di voi, miei amati compagni di viaggio.


mercoledì 12 marzo 2014

Matrix

Se la matrix fosse una scacchiera, e noi le pedine, che differenza farebbe essere quelle bianche o quelle nere? e se su questa scacchiera si giocasse ininterrottamente, che differenza farebbe la vittoria ora delle bianche, ora delle nere? Comprendere questo semplice fatto è la più disarmante delle scoperte, perchè annulla tutte le nostre "certezze" sul significato della lotta tra la luce e le tenebre, ma allo stesso tempo è incredibilmente fantastico, perchè ci pone finalmente di fronte al ruolo saggio ed equilibrato dell'osservatore, all'esterno della scacchiera, intoccabile dalle lotte che lì si sviluppano.
Per accedere a questo luogo riservato ancora a pochi impavidi pionieri abbiamo uno strumento: la consapevolezza del chi si è, dentro e fuori, ma soprattutto dentro, nel misterioso mondo della coscienza. Che la si raggiunga attraverso l'informazione e la ricerca, la meditazione, il dolore, il bricolage o il sesso, poco importa... ognuno deve scoprire da sé il proprio metodo, e niente e nessuno ce lo potrà insegnare. Ma continuare ad alimentare la partita, schierandosi tra i buoni o i cattivi, non fa che ritardare l'assunzione del primo dovere di ogni donna o uomo risvegliati: quello di spostarsi dall'interno, all'esterno della scacchiera.
Non è certo facile (io stesso non ne sono ancora capace, e sovente mi ritrovo in mezzo al gioco, a perder tempo o a fare danni) ma credo sia l'unica cosa intelligente che mi sento di condividere con gli esseri umani che intendono ciò di cui parlo. Agli altri, quelli pieni di buone intenzioni ma sempre occupati dalle strategie della scacchiera, guardo con benevolenza e riconoscenza, sia che giochino con le bianche, sia con le nere, perchè sono comunque sul cammino, anche se si muovono mostrando una certa confusione, mascherata spesso da imponenti inconsistenti certezze.
E siccome il gioco è nostro, nessuno verrà a suggerirci la mossa vincente, perchè non c'è, né mai c'è stata... Questo sfibrante e ripetitivo meccanismo va solo abbandonato, spezzando così i piani di chi ci guarda, ci manovra, e sorride. Questa è la rivoluzione che siamo chiamati a compiere... con le buone, o le cattive, mi sa tanto...




sabato 8 marzo 2014

La danza degli elettroni

Un atomo di oceano giunge a riva, e il sole lo scioglie. Il nucleo vaporizza, ma non i suoi elettroni, che si attaccano al filo d'erba più vicino. Arriva la capretta e si mangia l'erbetta. Il nucleo atomico del filo d'erba si decompone nello stomaco dell'animale, ma non gli elettroni che lo circondano, che s'aggregano al suo corpo. Ed ecco che io spunto, e bevo il latte della capretta. Decompongo neutroni e protoni del nucleo atomico del latte, ma non i suoi elettroni, che s'affiancano a qualche altro mio atomo. E ora gli elettroni dell'oceano, dell'erba e della capretta sono anche i miei, con tutta la memoria delle vite vissute nei differenti stadi evolutivi.
Se pensate che la danza degli elettroni comincia con la nascita della Terra, e ancor prima, vi rendete immediatamente conto di due cose: siamo tutti composti degli stessi ingredienti, e portiamo in noi la memoria frattale di tutto ciò che esiste. Per questo siamo speciali, indistruttibili ed eterni.









giovedì 6 marzo 2014

Il mio nuovo libro



Di tutti i libri che ho scritto, questo è l'unico romanzo. E' un e-book, e costa meno di 2 euro. Credo che fra tutti è quello che meglio sintetizza il mio pensiero, spaziando tra le follie esistenziali del mondo "reale", e i voli senza ritorno nel mondo spirituale. Penso che sia un buon libro, di facile lettura, coinvolgente, ma vorrei che a dirlo fossero gli amici che lo leggeranno, o che quantomeno mi aiuteranno a farlo leggere, condividendo questo trailer e chiedendo ai propri amici di fare altrettanto. Se diventerà un successo, lo dovrò esclusivamente a voi. Grazie.






lunedì 3 marzo 2014

Dichiarazione

È certamente in atto una trasformazione genetica di tutta l'umanità. 
Lo so, lo sento, ne sono assolutamente consapevole.
Ciò nonostante, non comprendo l'esatto processo, la tempistica, le finalità ultime.
In questo stato d'apparente "confusione"...
DICHIARO
Il mio ologramma fisico/materiale/denso si chiama Roberto Numa (Dottor Numa per la società civile).
Il mio spirito, invece, non mi chiama, o meglio... Roberto, Annamaria, Madasek, Vladimir, Fatma, Tullim, per lui è lo stesso. 
Facce diverse, storie diverse, karma che s'accavallano, s' accumulano, vita dopo vita... ma per lui è lo stesso, perché lui è lo stesso.
Ho quindi deciso che questa sarà la mia ultima incarnazione incosciente, e che dalla prossima - chiunque io sarò - saprò, ricorderò, utilizzerò ogni singola esperienza fatta nel tempo per ricavarne un sunto, un archetipo comportamentale che giustifichi gli sforzi di Roberto, Annamaria, Madasek, Vladimir, Fatma, Tullim, per essere finalmente riconosciuto come spirito immortale, e come tale trattato.
Che cominci dunque questo nuovo giorno. 
Ho detto.

Namaste.





mercoledì 26 febbraio 2014

Nessuna illusione

E' il frutto maturo che cade, e poi imputridisce a contatto con la terra, che diventa germoglio.
Chi anela al germoglio, ma non sa attendere la maturazione degli eventi, né la trasformazione degenerativa conseguente, è un contadino deputato a soffrire la fame, disperarsi, piangere e soffrire.
Non ci servono illusionisti che vogliano farci credere che il frutto sia davvero maturo, né imbonitori che diano per avvenuta una putrefazione ancora non iniziata, ma buoni osservatori, che sappiano irrorare d'acqua il germoglio nel momento giusto, quello in cui la potenza nutritiva potrà essere totalmente accolta dalla piantina che sta per nascere.
La natura, anche quantica, si esprime solo in questo modo...


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