martedì 30 settembre 2014

Una danza di pace

Sole. 
Questo sole che mi sta beando con il suo calore e i suoi raggi che si riflettono calmi sul lago, è lo stesso sole che brucia i visi di fanatici assassini sventolanti bandiere, che penetra nei corpi dei cadaveri delle fosse comuni in Siria, in Ucraina, in Iraq. 
E’ lo stesso sole che senza pietà asseta i bambini africani così come scalda tenuamente coloro che vivono nei meandri sotterranei, per sfuggire all’orrore che li sta rincorrendo.
E’ un sole che osserva, nella sua essenziale manifestazione, e dà energia vitale, potente e generosa, comunque amica. Se solo riuscissimo ad usarla per diventare più generosi e più amici… 
E’ l’Essere più prossimo alla divinità, al fianco del Padre emana la sua energia creatrice.
Sta a noi coglierla. E tornare al Padre, sempre.
Quel sole che abbronza i corpi dei fortunati nel mondo, è lo stesso che arde i corpi di chi meno fortunato soccombe alla violenza - anche se tutto è relativo e fa parte di un disegno complesso, ma con un ordine misterioso, nel quale credo.
Chiudo gli occhi, assaporo il suo calore, mi ascolto dentro espandendomi altrove, e mi sento essere parte di un eterno gioco cosmico, che sto vivendo sperimentandolo da una prospettiva sempre più ampia. 
E quelle intuizioni, quelle percezioni inspiegabili che mi accompagnano da sempre, piano piano sembrano assumere una forma, calmando un po’ la mia inquietudine: attimi.
Il sole mi ha dato la sua energia, lo ringrazio sorridendo. 
E chiedo ad ogni cellula, ad ogni atomo del sole così come del cosmo di irradiare con questo intento risanatore tutta l’umanità, tutti i fratelli dell’universo.
Sto chiedendo un aiutino? Sì, ma non al sole, al mio spirito affinché si connetta con i suoi raggi e possa vibrare nella totalità della propria essenza all’unisono con il Padre, in una danza di pace.
Rossella







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