sabato 4 giugno 2011

Cosmogonia - Oltre i confini di spazio e tempo

Il pensierio scientifico classico non è più adeguato a spiegare i fenomeni che la scienza moderna stessa riscontra nelle sue indagini, come quello della "non-località quantica" e delle "onde di probabilità"... 

Un esempio alla portata di tutti è il fenomeno descritto dal biologo R. Sheldrake e noto come "risonanza morfica". In pratica, si osserva che quando un nuovo comportamento viene adottato da un certo numero di esseri viventi simili tra loro, questo si diffonde tra tutti gli altri appartenenti alla stessa specie, anche se non ci sono contatti effettivi tra di loro. 
Secondo Sheldrake, tale fenomeno di “trasferimento di informazioni” avviene grazie ad una forma di "risonanza" che trascende i limiti di spazio e tempo.



                                                                                                                                                                                              

mercoledì 1 giugno 2011

Maggio: segnali e profezie

Anche questo mese di maggio è passato, e niente di nuovo è successo sotto i cieli! 
Davvero? Vediamo.
Il terremoto predetto da Bendandi, quello che l’11 del mese avrebbe dovuto distruggere Roma, non c’è stato. Quello di Los Angeles, nemmeno. L’esplosione apocalittica in Giappone, manco l’ombra. E allora?
A dire il vero, bisogna annoverare che il giorno 11 un terremoto c’è stato, ma a mille chilometri di distanza, in Spagna. Che una spaventosa  concentrazione di tornado, mai vista prima,  ha fatto la sua comparsa nei cieli americani. Che i reattori di Fukushima stanno continuando, a tutt’oggi, ad espellere chissà quanto materiale radioattivo nell’ambiente.
A voler essere possibilisti, quindi, potremmo dire che il terremoto mediterraneo s’è verificato (pensandoci bene a Roma è tuttora in atto quello dell’ 11° della scala Realpolitik), che la natura ha comunque colpito in modo nuovo gli americani, e riguardo al disastro nucleare giapponese … in realtà potrebbe essere già avvenuto, solo che nessuno ce l’ha ancora detto.
I libri dell’antichità hanno sempre evidenziato l’apparire di una crescente produzione di segnali, nel periodo che sarebbe stato prossimo  all’arrivo del Grande Cambiamento … ed è comunque quello che a me sembra stia esattamente succedendo.
Non datemi del sognatore … da tempo, la mia personalità si è abbastanza sedimentata. Permettetemi, però, di dire che se nel giorno del comizio finale della campagna politica di Milano, sopra il palco di Pisapia, poco prima che lui apparisse, un fulgido e splendente doppio arcobaleno ha spalancato il cielo, beh, qualche attimo di coinvolgente emozione ha avuto ragione di esistere, e non solo per me. 
E resto in attesa d’altro … attento osservatore, senza illusioni, ma certamente sempre più sbalordito davanti all’efficienza del meraviglioso  linguaggio dei segnali.



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