sabato 7 settembre 2013

Guerra in Siria

Quindici anni fa (vivevo ancora in Brasile) cominciavamo a ricevere i messaggi di Yahweh sulla reintegrazione cosmica della Terra.
Dicevano - e hanno poi continuato a ripetere - che la fase conclusiva del processo sarebbe cominciata con una guerra in Siria. Sarebbe stato un conflitto regionale, con utilizzo di armi atomiche, che avrebbe provocato un milione circa di morti. Poi sarebbe arrivato il Maestro con le sue navi stellari, e il mondo avrebbe cominciato il suo nuovo corso.
Sembra quindi, alla vigilia dei bombardamenti annunciati dagli americani, che dovremmo esserci, ma... le profezie predispongono, ma non dispongono, e quindi c'è ancora la speranza che il senno degli uomini di potere torni a funzionare, e si possa trovare una soluzione diversa.
In qualunque caso noi siamo pronti, e non ci faremo sommergere dall'onda di follia che ci si sta rovesciando addosso. 
Che ogni attivista spirituale si prepari alla riflessione, e all'azione!







venerdì 6 settembre 2013

Cosmic game


Qualcuno (entità, divinità, buontemponi cosmici, chiamateli come volete) un giorno ha inventato un nuovo gioco, e l'ha chiamato Universo duale. Ha fissato le regole e poi ha cercato giocatori, disposti a fare da alfieri, torri, regine, e soprattutto pedine. Noi, un po' annoiati dalla calma serafica dei cieli, e attratti dalle avventure esistenziali che il gioco prometteva, siamo venuti per divertirci un po', ma una volta entrati nel "cosmic game" ci siamo accorti del trucco: ci dimenticavamo chi fossimo davvero, che fosse un gioco, e soprattutto che ci fossero delle regole, a noi tuttora sconosciute. Abbiamo comunque cominciato a giocare Lila (il nome del gioco), divisi fra bene e male, fra angeli e demoni, interisti e milanisti e così via... e milioni di anni dopo siamo ancora qua, sulla pedana di Lila, credendo di esistere per come ci percepiamo, pettinandoci le chiome, accumulando soldi o miserie, opprimendo mentre ci opprimono, amando o credendo di amare... insomma, ripetendo le poche mosse che ci sono riservate, sempre - beninteso - rimanendo nel gioco, obbedendo alle sue regole.
Bene, io mi sono stufato, e propongo un nuovo gioco, con nuove regole, dove non sono ammesse tutte le entità che hanno inventato il primo, ma solo noi, le torri, i cavalli e le pedine.
Si tratta di una nuova piattaforma, e lo chiameremo il gioco della coscienza.
Si gioca da soli, nel silenzio della mente, e il suo scopo è sbrindellare le regole di Lila, e poi Lila stessa.
Chi vince porta "a casa" se stesso.
Purtroppo non è gratuito (costa un sacco di tempo, e di sforzi), però è democraticamente aperto a tutti, ricchi e poveri, belli e brutti, e persino agli interisti.
C'è ancora spazio per quasi tutti... qualcuno vuole iscriversi?







mercoledì 4 settembre 2013

Non siamo salmoni!

La vita è un grande possente fiume, un infinito flusso spirituale.
E’ formato certo da tante correnti, ma in realtà si tratta di un unico flusso nel quale siamo tutti inseriti.
Vedo schiere di esseri umani ed io insieme a loro, noi tutti esseri spirituali inseriti in quel movimento;  con l’esperienza imparo che è molto più semplice abbandonarsi al flusso che andare contro corrente… non sono un salmone!
Ci sono momenti in cui però non riesco a evitarlo, sento il rumore della cascata in lontananza che si avvicina e la paura mi spinge a nuotare affannosamente contro corrente, oppure mi accorgo di un mulinello e mi allontano dal flusso principale per evitarlo, andando un po’ a destra o un po’ a sinistra.
Poi ritorno nel grande flusso e cerco di diventare un ramoscello o una foglia che si lascia trasportare senza opporre alcuna resistenza o imporre la sua volontà.
A volte sono sola in una corrente,  a volte in compagnia, per un tratto più o meno lungo: amici e nemici, amori,  figli, genitori, compagni di viaggio dai quali poi una cascatella o una roccia o una nuova corrente  mi allontana o separa.
Il fiume continua incessante il suo flusso, quando finalmente mi sento abbandonata so che ho scelto di non fare scelte, ma semplicemente con fede di farmi trasportare.
La scelta è stata quella di osservare ogni cosa che mi passa intorno, mentre mi lascio avviluppare e condurre da quell’acqua così viva e inarrestabile!
E così anche la cascata assume un’attrattiva, non è più una preoccupazione: è il naturale evolversi della corrente nel suo incessante scorrere.

Mi sento leggera, curiosa e accetto con gratitudine quella forza che mi avvolge e divento tutt’uno con l’acqua, pura, trasparente, ricca di conoscenza e semplicemente vera.

Rossella




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