Con il tempo, grazie alle molte letture fatte e all’accumulo delle esperienze di vita, di fronte al mio “presente” ho imparato ad aspettare e a muovermi solo dopo aver individuato “segnali” che mi spingono in una direzione, o in un'altra.
Applico questa regola a quasi tutto della mia quotidianità, con risultati eccellenti, difficilmente in grande disaccordo con i miei desideri.Da quando ho scoperto che la mente funziona come un computer, attivando comandi basati esclusivamente sull’accumulo di dati – esperienze – che uno fa mentre vive, cerco di farla tacere il più possibile, per poter trovare con tutta calma i ricordi delle “altre” esperienze di vita, quelle che si celano nella nostra mente spirituale, e potere così finalmente addivenire a risultati di qualità differente da quelli che hanno scandito la prima parte di questa mia esistenza, sicuramente più intricati.
