lunedì 12 maggio 2014

Il milite ignoto

In una realtà in cui tutto è finzione, il vero protagonista è il "milite ignoto".
E' lui, infatti - l'essere umano qualunque - che determina sempre, in ultima istanza, l'assetto provvisorio delle condensazioni vibratorie - i campi morfogenetici - che formano le immagini olografiche che accompagnano la nostra quotidianità. 
Che sia (non per merito, ma per condizione vibratoria personale) un fomentatore o un assemblatore di opinioni, o un qualsiasi "cane sciolto", saranno le sue emanazioni mentali che determineranno il flusso degli eventi che vedremo puntualmente verificarsi sotto la forma di "fatti". 
Nessuno sa quindi cosa vedremo oggi o domani, che tipo di "realtà" sarà quella che si manifesterà sotto i nostri occhi... e chi mostra scenari ineludibili o predeterminati sta solo operando un "camuffamento" quanto mai aleatorio della realtà olografica in divenire, poichè solo le intensità dei campi mentali prodotti, consapevolmente o no, divengono gli scenari fittizi che noi chiamiamo "esistenza fisica", e a cui noi, attori/spettatori, diamo forma, colore e sostanza. 
E siccome nessuno sa (anche dicendosene convinto) quale sia l'esatta composizione vibratoria per produrre "cambi di scena", non ci rimane che una cosa: fare della nostra esistenza temporale una celebrazione del bene e del bello, sperando che altri facciano lo stesso... e il resto - a "tempo" debito - verrà da solo. 
Namaste.






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