sabato 30 aprile 2011

Profezie e purificazioni 2


Mi vedo ancora nella necessità di commentare un’altra comunicazione medianica in arrivo dal Brasile.
È un annuncio di Maria, di pochi giorni fa.
Sorprendentemente torna a toccare, con ancora maggiore enfasi, le argomentazioni alla base  del primo post di questa serie, allertandoci a saper vedere i segnali del grande cambiamento in atto, che secondo la Sua visione (o secondo la comprensione del messaggio medianico ad opera dell’intermediario umano ) diventeranno evidenti, sulla Terra come nel nostro cielo, a partire già dai prossimi giorni.
Si tratta, per ora, di indicazioni abbastanza generiche, nel senso spazio-temporale, anche se l’impressione che ne ricavo è quella di un “work in progress”, di una visione sempre più circostanziata della possibile realtà che ci aspetta nell’immediato, prossimo futuro.
Nonostante la mia naturale reticenza ad accettare i vaticini di chiunque - anche all’interno del mio stesso gruppo di studi - non riesco a mostrare insensibilità e sufficienza intellettuale di fronte ad un quadro che mi sembra sempre più probabile, quello cioè di un intervento esterno che aiuti il pianeta - e tutti noi - ad entrare nella nuova era, quella dell’Acquario.
Se è vero – come reputo sia – che il periodo di transizione dall’era dei pesci a quella successiva sia cominciato nel 1989 e terminerà nel 2016, è anche innegabile che oggi – a metà circa del 2011 – si sia più vicini alla fine di questo processo di quanto mai lo siamo stati, ancor di più se consideriamo il 21 dicembre del 2012 come la data esatta del famoso allineamento, della nostra Terra e del Sole, con il centro della Via Lattea.
Ecco perché, intuitivamente, sto facendo molta attenzione alle nuove comunicazioni mariane.
Esse si sovrappongono a tante altre che in modo più o meno simile, con argomenti basicamente dello stesso tenore, stiamo scoprendo all’interno delle più antiche e variegate culture di popoli dell’antichità, ma non solo.
Si allineano infatti anche con le nuove scoperte scientifiche che disegnano una realtà ben diversa da quella che abbiamo sempre creduto fosse, e sempre più anche con gli aneliti personali e collettivi che spingono con forza in continua espansione verso nuovi paradigmi, che ridefiniscano i connotati sociali e culturali alla base del concetto dello sviluppo dell’unità planetaria.
“Last but not least”, esse si confondono con le mie stesse impressioni più profonde, che mi portano a credere che siamo nell’assoluta imminenza di un qualcosa che trasformerà radicalmente il modo in cui gestiamo le nostre esistenze, e interpretiamo la vita.
Non chiamatemi sognatore, perché oggi non lo sono più. Sono invece un attento osservatore, e uno studioso di tutto ciò che mi aiuti a comprendere meglio il periodo di trasformazione in cui siamo attualmente inseriti. Cerco, nella quotidianità, di individuare i segnali che corroborano – o smentiscono – la tempistica, che da tempo ho fatto mia, in relazione al primo contatto con il Maestro Gesù e gli altri “esseri di fuori” che Lo accompagnano, e che sarà precedente (questa è l’unica certezza che ho) al momento finale dell’allineamento astronomico.
Questo mese di maggio sarà lo spartiacque tra quello che conosciamo e quello con cui avremo a che fare nel prossimo futuro, questo è ciò che ci dice Madre Maria.
Che ciò avvenga attraverso sommovimenti tellurici, inondazioni o tsunami, esplosioni solari o inversioni dei poli, lotte continentali di popoli o crolli dell’economia, poco mi importa. So che comunque non sarà la fine, ma solo una tappa – forse l’ultima – che ci condurrà dal tunnel sempre più stretto e sempre più buio che stiamo attualmente percorrendo, verso la “luce” della comprensione – e sarebbe l’ora! – delle finalità maggiori a cui come famiglia planetaria dobbiamo tendere.
In questo tortuoso cammino che ci aspetta in effetti ci può stare tutto e il contrario di tutto, ed accetterò comunque quello che verrà.
L’unica rivoluzione che non vorrei vedere, però, riguarda il campionato italiano di calcio. Abbiamo sofferto per troppi anni per non avere oggi questa piccola soddisfazione.
Forza Milan! Vinciamo lo scudetto, prima, e poi penseremo alle nostre anime.


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