giovedì 21 novembre 2013

Sardegna

Il dolore - specie se acuto, improvviso e devastante - è ancora l'unico strumento che utilizziamo per sperimentare collettivamente sentimenti di compassione e solidarietà, e le vicende sarde ne sono solo l'ultima conferma.
Se tanto mi dà tanto, cosa aspetta l'umanità terrestre alla ricerca di un momento di unione globale?
Forse è il caso di pensare seriamente che è urgente e necessario sostituire il meccanismo del dolore con quello dell'informazione... fa meno male e raggiunge lo stesso risultato. 

Ma... ne siamo pronti?
Speriamo di sì, altrimenti quello che ci verrà addosso non sarà solo un'ondata di maltempo.






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