venerdì 4 gennaio 2013

COSI' FINISCE IL 2012

Cari amici, 
di seguito riporterò, oggi e nei prossimi giorni, alcuni commenti fatti nella mia pagina di Facebook.  Antecedono il periodo 12 -21 dicembre, e illustrano il modo in cui ho affrontato - e ho spronato altri ad affrontare - questo speciale momento. Essi sono pero' solo l'introduzione alla nuova fase che si apre d'ora in poi, e che cercherò di accompagnare secondo il mio modesto modo di intendere le cose... quindi, buona lettura.

Sabato 29 dicembre

C'è una sottile linea di continuità che unisce i più famosi attivisti spirituali (San Suu Kyi, Nelson Mandela, Gandhi, Lutero, Gesù, Confucio...) e gli anonimi eroi che nel corso della storia hanno silenziosamente operato: la profonda compenetrazione nel tessuto sociale, la visione politica super-partes, la non-violenza come arma di persuasione, l'etica spirituale a governare l'azione.
Applicare in modo sistematico questi criteri, senza abbandonarsi al messianesimo religioso o scientifico, o cadere nel facile tranello del do ut des, è la strada maestra per intraprendere ogni singolo movimento, in questo percorso verso la liberazione.
Organizzarsi sul territorio oggi, invece, diventa condizione insopprimibile per poter dare una valenza generale all'azione di ogni singolo attivista, unendolo prima in piccoli nuclei, poi in gruppi maggiori, fino alla formazione di un "esercito" attivo, un "movimento" di uomini e donne mosso da uno stesso obbiettivo, che valga in ogni luogo, e in ogni tempo.
Dare esempio di cio' ai nostri compagni, figli e nipoti, ai nostri concittadini, è la garanzia che quella sottile linea di continuità s'inspessisca, rendendo evidente agli occhi di tutti la "qualità" delle azioni intraprese, e la contiguità con gli esempi dei grandi attivisti del passato.
Non sembra per niente facile, e non lo è. Ma è possibile... basta crederci, e cominciare!
Namaste




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