domenica 6 gennaio 2013

COSI' FINISCE IL 2012


Cari amici, 
di seguito riporterò, oggi e nei prossimi giorni, alcuni commenti fatti nella mia pagina di Facebook che illustrano il modo in cui ho affrontato - e ho spronato altri ad affrontare - questo speciale mese di dicembre. Essi sono però solo l'introduzione alla nuova fase che si sta aprendo, e che cercherò di accompagnare secondo il mio modesto modo di intendere le cose... quindi, buona lettura.


27 dicembre

L'attivismo spirituale non è l'ultima trovata nel campo delle manifestazioni culturali, né una setta religiosa, un circolo ideologico o l'ennesima associazione di "libere idee", ma l'espressione naturale dell'essere umano.
Nasciamo attivisti spirituali, fomentando con i primi gesti da neonati la serenità, la commozione e l'amore in chi ci si avvicina, suscitando in chiunque sentimenti di rispetto e solidarietà.
Poi cresciamo, e con l'interazione con la società civile perdiamo, poco a poco, queste capacità, trasformandole in competizione, possesso e aggressività, e nel momento in cui - ormai adulti - dovremmo esprimere il meglio delle potenzialità della nostra specie, ci ritroviamo anestetizzati e robotizzati da schemi economico-sociali che ci imprigionano, e assurdamente noi stessi, pur avendo la chiave della liberazione, la buttiamo al vento, conformandoci.
E ci lamentiamo, avanzando nell'età schiacciati dalle regole che ci hanno imposto, e che a nostra volta imponiamo, senza un punto di riferimento stabile che ci permetta di inquadrare lo sviluppo individuale e collettivo verso un metodo intelligente di convivenza e interazione, trascinandoci in stati catatonici, dove sistematicamente obblighiamo al silenzio i moti della coscienza, quella stessa coscienza ( o spirito, se così preferite ) che ci guida nel lungo processo esistenziale, d'incarnazione in incarnazione.
Il tesoro delle informazioni, delle conoscenze, delle intuizioni del nostro spirito - che dovrebbe rappresentare il cardine di tutte le scelte da compiere - non viene più utilizzato, e ci beiamo della nostra ignoranza, totale o parziale, difendendola fino alla morte, non senza prima, però, averne piantato i semi nelle generazioni che ci seguono, e di cui siamo (sic!) i padri.
E' ora di modificare questo quadro!
Dobbiamo riappropriarci dell'informazione, di tutta la conoscenza, dei mezzi e dei modi di produzione, e dobbiamo farlo mossi dall'equilibrata centralità della visione spirituale, applicata poi ad ogni contesto sociale con cui interagiamo.
Essere fautore di questo cambiamento, in se stesso e negli altri, è l'unico compito che ha l'attivista spirituale.
In lui, e solo in lui, risiede la vera chiave della "liberazione" della specie, quella traslazione dei principi spirituali nelle attività della dimensione fisico-materiale, che si chiama "evoluzione".
Non c'è altro cammino, ed è arrivato il momento di percorrerlo!



Nessun commento:

Posta un commento

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...